Da fonte sicura e riservata nonché impegnata sul campo, vi racconto cosa sta succedendo nel Mediterraneo da quando è ufficialmente cominciato il conflitto Russia Ucraina e resto del mondo. Trovare notizia di prima mano di questo tipo è cosa quasi impossibile, essere autorizzati alla diffusione impossibile, ma io (a mio rischio e pericolo), voglio condividere con voi quanto mi è stato dettagliatamente raccontato sabato notte. Certo, non lo nascondo. Rischiare grosso sapendo in partenza che pochissimi leggeranno, comprenderanno e condivideranno, mi fa male e mi fa chiedere chi me lo fa fare. La risposta sta nella passione che metto nel mio lavoro, e so anche che difficilmente qualcuno interverrà in mio sostegno nonostante ciò che ora vi svelo. 

Situazione nel Mediterraneo 

Il Mediterraneo è un continuo vai e vieni di imbarcazioni militari di ogni tipo (dalle più piccole alle portaerei), armate fino ai denti in un contesto di traffico marino senza precedenti. Navi USA e russe, così come navi cinesi, così come navi di ogni Paese in qualche modo interessato direttamente o indirettamente a quanto sta accadendo sul fronte Ucraina. Il traffico è concentrato fino a poco prima la Palestina, da lì non c’è traffico militare. Nel Mediterraneo è di fatto in corso una guerra fredda, basti sapere il ruolo delle navi italiane è lo stesso di tutte le altre imbarcazioni presenti. Tutti spiano tutti, con le imbarcazioni più piccole che si mettono in coda alle più grandi (le italiane fanno solo questo), incassano il maggior numero possibile di materiale fotografico e informazioni di vario genere che trasmettono immediatamente alla Farnesina. Ovviamente questa attività non è gradita, le navi più grosse intimano lo stop, e avanti così. Questo da quando è iniziato ufficialmente il conflitto, non a caso non si è più sentito parlare di migranti. 

Davide Zedda

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