Categoria: Editoriale (Pagina 1 di 48)

Editoriale 5 Ottobre 2024

Ieri ho fatto chiarezza su quella che viene chiamata guerra in Palestina, ora spero tutti la chiamino per ciò che è: un genocidio! Ed in guerra in quella striscia di terra e a Gaza vi è soltanto Israele, i Palestinesi non hanno neppure la possibilità di difendersi, figuriamoci di contrattaccare. E in Libano? È guerra, ovviamente scatena da Israele che sta uccidendo migliaia di persone e devastando una perla del mediterraneo quale Beirut. 

Sempre e soltanto Israele che sogna la grande Israele, insomma una impossibile espansione coloniale per la quale lo Stato sionista con alla guida io criminale di guerra Netanyahu (quello che vi hanno raccontato fosse morto) sta scatenando un inferno a catena in tutto il medioriente. Brutale l’attacco al Libano che il mainstream per ingannare i lettori definisce “attacchi mirati” da parte di Israele. 

No, sono attacchi violentissimi che stanno causando una nuova ondata di morte e distruzione. Ma il Libano per quanto possibile reagisce, forte anche della vittoria su Israele del 2006, quando lo stato nazista sionista invase il Libano per poi dover scappare a gambe levate. 

Prima i morti causa espulsione dei telefoni cerca persone, quindi i missili e l’uccisione della guida del partito di Hezbollah del paese Nasrallah, dunque la risposta del Libano. 

È guerra totale. Causata da Isaraele: il male assoluto.

Davide Zedda

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Editoriale 3 Ottobre 2024

Voliamo negli Stati Uniti in vista delle ormai prossime elezioni presidenziali di novembre perché ci sono importanti novità. Anche in California sarà possibile recarsi alle urne senza documenti, ciò accade già in molti altri Stati. 

Peccato che in California sono tutti democratici che voteranno Harris. Detto che in sostanza negli Usa hanno di fatto reso illegale ogni forma di prevenzione dei brogli elettorali che sono dunque diventati legali, va anche raccontata un’altra verità. O meglio, una notizia. 

Mai come ora Biden sta concedendo la cittadinanza a persone che ovviamente porteranno il loro voto alla Harris. Cittadinanze di massa, possiamo dichiararlo tranquillamente. Al maggior numero possibile di persone affinché esse possano votare e votare  ovviamente i democratici. 

I giuramenti avvengono all’interno di immensi teatri ed immense strutture dove migliaia e migliaia di persone senza requisiti certi (anzi, senza requisiti) ricevono la cittadinanza USA. Ciò a discapito di chi ha faticato non poco, sudato e sofferto per lunghissimi anni per poterla ricevere. E invece, colpo di spugna. 

Cittadinanza a tutti per cercare di vincere le elezioni. Magri votando senza documenti, autorizzati dallo Stato (implicitamente, ma siamo quasi all’esplicito) ad agire in dolo, colpa e broglio per spingere i democratici alla vittoria. 

Va detto comunque che questa disperata mossa di Biden e i milioni di brogli che si registreranno, non porteranno alla sconfitta di Trump. 

La vittoria pare ormai certa, anche i sondaggi unanimemente leggono un vantaggio ormai incolmabile. 

Vedete, io non tifo nessuno, o meglio: tifo per la pace. Ecco perché deve vincere Trump. Che non sistemerà la questione mediorientale ma certamente Israele si darà una calmata. Ed in primis sarà pace con Putin. Non poca cosa! 

Davide Zedda

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Editoriale 2 Ottobre 2024

Rispondo per iscritto pubblicamente a mezzo editoriale ad una domanda che ho ricevuto in privato nella quale mi si chiede se a mio parere siamo ormai entrati nella terza guerra mondiale. La risposta è ovviamente sì, ed ora argomento il perché. Partiamo dal fatto che nel mondo ci sono cinquantasei conflitti attivi. Quella che stiamo vivendo è sì la terza guerra mondiale, una terza guerra mondiale a pezzi. Prendete la carta geografica e sarà tutto più chiaro. 

Da una parte abbiamo il cosiddetto conflitto russo ucraino che investe tutto l’Occidente, esso inteso come Europa, USA e Israele. Contemporaneamente la Cina (alleata della Russia) è in conflitto con Taiwan. 

Se ci spostiamo nel mediterraneo (ovvero dietro casa) troviamo una situazione pesantissima a partire dal conflitto Israele-Iran, non si può parlare di guerra tra Israele e Palestina (magari ci farò un pezzo per dare spiegazione a questo concetto) perché lì Israele (lo Stato più potente del mondo, i veri padroni del mondo che dunque decidono anche la guerra in Europa, in Palestina ed in particolare a Gaza nel silenzio e nella reverenza più totale di tutto l’Occidente e perfino del pontefice, è in corso un genocidio da parte dei nazisti sionisti comandati dal criminale di guerra Netanyahu. 

Israele ha ucciso facendo saltare le teste dei libanesi tramite smartphone e cerca persone, poi ha direttamente invaso il Libano dopo averlo pesantemente bombardato. Il conflitto in corso contro l’Iran porta in campo di guerra contro Israele la Russia. E poi Turchia, Iran, Iraq, Giordania, Bielorussia. La lista è enorme, lo spazio limitato. Come si fa a non arrivare a comprendere che questa è la terza guerra mondiale? Non vorremo mica capirlo quando (Dio non voglia) essa arriverà fisicamente in Italia? 

Davide Zedda

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Editoriale 30 Settembre 2024

Non mi sottraggo dal trattare lo spinosissimo tema della cittadinanza, anche perché si potrebbe giungere a referendum ed ottenere un referendum tale per cui si diventerebbe italiani (questa è la volontà dei promotori) in appena cinque anni di residenza in Italia. Una cara amica sta in Inghilterra da venticinque anni, non ha la cittadinanza inglese. Era giusto un esempio. Ma andiamo avanti. Sempre con un esempio. 

Se io (pur con la volontà di integrarmi nella cultura del luogo) sarei un cittadino arabo qualora decidessi di vivere in un paese arabo? E così vale ovunque. La risposta è ovviamente no. Peraltro (inutile girarci intorno) stiamo parlando di persone che per la stragrande maggioranza dei casi non ha nessuna intenzione di integrarsi con la nostra cultura,  come possiamo dar loro la cittadinanza dopo cinque anni? 

Per di più ribadisco senza la volontà di integrarsi? Ma anche con la migliore delle intenzioni cinque anni non sono sufficienti, ma i promotori del referendum dicono che tutto sommato sono sufficienti nel momento in cui in cinque anni più o meno i richiedenti cittadinanza conoscerebbero certamente la lingua italiana. 

C’è chi sta all’estero con perfetta conoscenza della lingua del luogo (esempio Inghilterra) e non ha la cittadinanza. La cultura è altro, non è conoscere la sola lingua. La cultura in questo caso non può essere nozioni (nozionismo). 

Posso conoscere a memoria la storia della Cina e parlarne correttamente e perfettamente la lingua ma questo non farà mai di me un cinese. Occorre entrare a far parte di una collettività, viverla per tanto tempo per potermi dire e considerarmi parte di quella cultura e di un luogo. La domanda resta sempre la stessa: perché questa fretta? 

La risposta la so secca. Sì vuole distruggere il concetto stesso di cittadinanza e siamo in piena fase di sostituzione etnica. 

Davide Zedda

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Editoriale 27 Settembre 2024

Talmente grave che non mi è sufficiente (specie in un momento di grande disinteresse e distrazione) il solo commento alla notizia di una manciata di guini fa. Ed allora firmo questo editoriale per urlare il male assoluto nei confronti dei bambini. 

È sconvolgente. L’Università Roma 3 ha organizzato (per di più con i soldi pubblici) un laboratorio per bambin (ovviamente hanno omesso il maschile e il femminile a rafforzare il fatto che non deve esistere il genere femminile e il genere maschile) ebbene (anzi male, molto male) eccovi servito il laboratorio per bambin trans a partire dai cinque anni, ovvero un’età in cui i bambini sono bambini, le bambine sono bambine, non hanno di certo in mente la sessualità, non sono interessati all’essere maschi o femmine, sono puri. Ed è proprio per questo che questi delinquenti farabutti vanno all’attacco ora, proprio perché i più piccoli non hanno ancora sviluppato una identità sessuale, dunque si attivano per creare il caos nella mente dei più piccoli. 

Un crimine, con i soldi pubblici e con l’approvazione del comitato etico. Follia, totale! Ma sono bambini e bambine di cinque anni giusti? 

Dunque non si recano da soli al laboratorio, giusto? Quindi vengono accompagnati dai genitori, giusto? Delinquenti, tutti. Gli organizzatori e i genitori. Giù le mani dai bambini! 

Davide Zedda

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Editoriale 26 Settembre 2024

Terzo giorno consecutivo che affronto il tema della sicurezza nelle città, dai fatti e dai numeri e dalle spiegazioni del perché ci sentiamo costantemente tutti in pericolo più o meno seriamente a seconda di zone e città che sono diventate in larga misura un far west autorizzato perché nessuno fa nulla per fermare chi delinque, nessuno fa nulla per rendere sicure le città, nessuno fa nulla sul fronte invasione. Tanto che si parla apertamente di sostituzione etnica, e certamente oggi occorre parlare di un altro aspetto, forse per qualcuno stile complotto, ma se uniamo i puntini tutto porta a quanto sto per scrivere. 

L’immigrazione (così come è studiata l pensata e permessa) porta soltanto a delinquenza, fragilità sociali, paura, scontri, sostituzione etnica. 

Una situazione talmente grave che potrebbe portare l’Italia (ovvero la nazione che più soffre del problema perché nulla si fa a livello politico affinché così non sia) a diventare nuovamente un laboratorio per un nuovo esperimento sociale. 

Ovvero, non si ferma l’immigrazione, si lascia che si continui a delinquere, unica soluzione (diranno) controllo totale delle persone attraverso telecamere e riconoscimento facciale in tempo reale in uno stato di polizia. 

In Cina è già così. Da quattro anni (senza sbagliare) vi dico sempre “se vuoi capire cosa accadrà domani in Italia guarda oggi alla Cina”. 

Conclusione 

Se esperimento sociale sarà, potrà avere vita facile perché sarà richiesto dagli stessi cittadini esasperati dalle violenze e dalle insicurezza vissute fino a sotto casa o fino a casa. 

Davide Zedda

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Editoriale 25 Settembre 2024

Sicurezza in Italia, specie nelle città italiane. Proseguiamo il discorso ed il ragionamento di ieri. Questa volta con dei numeri, anzi, i numeri. In Germania frontiere chiuse, idem in Svezia, dove ai migranti che decidono di andare via vengono dati trentamila euro. 

In Olanda stop ai permessi di accesso e soggiorno, linea dura in Francia e Inghilterra. Più in generale tutti i Paesi europei stanno difendendo i propri confini ed il proprio territorio. In Italia un tribunale chiede la condanna a sei anni i carcere ai danni di Salvini (di cui nulla mi interessa) che da ministro cercò di difendere i confini nazionali. La verità è che non si sta chiedendo la condanna di Salvini ma la condanna di ogni singolo cittadino italiano. 

Come scritto ieri siamo all’invasione, alla paura e all’impossibilità di uscire di casa. Roma, Milano, Firenze sono le città meno sicure. In Italia sono n crescita le rapine (24,5%) esse sono commesse una su due da stranieri che sono solo il nove percento della popolazione in Italia. Di più, questo nove percento commette il cinquanta percento dei reati totali in Italia. 

I reati commessi dai minori stranieri sono aumentati del settantacinque per cento in dodici anni. O si fermano gli sbarchi e gli arrivi o sarà sempre peggio. Non è razzismo, mi fa specie lo si debba perfino evidenziare, è un dato di fatto. 

Evidente il piano calato dall’alto, non certo folle chi parla di sostituzione etnica. Tutti si difendono, tranne l’Italia. Più chiara di così vi è soltanto la malafede chi asserisce il contrario e nega l’evidenza. 

Davide Zedda

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Editoriale 24 Settembre 2024

Tanti i temi da trattare, lo sto spesso ripetendo anche nei miei video del mattino. Oggi parliamo di sicurezza nelle città, ciò a seguito del video pubblicato ieri sul bambino fermato dalla polizia tedesca a Berlino mentre manifestava pro Palestina con tanto di bandiera. In Italia ben conosciamo la situazione, ognuno conosce la situazione sicurezza della propria città, non c’è nulla da sorridere, perfino dove fino a poco tempo fa non vi erano pericoli e micro criminalità, ora non si può più uscire di casa. Tutte cose che mi confidate voi in privato, in un momento storico in cui sempre più persone non si sentono al sicuro neppure sotto casa. 

Una delinquenza in aumento causa (in primis ma non solo) i tanti migranti qui a delinquere, che nessuno ferma e con i cittadini che cominciano a farsi giustizia da soli. Non credo assolutamente al discorso razzismo legato alla non sicurezza delle città, molto più terra terra, la gente si sta comportando di conseguenza per via del fatto che le strade e le città sono sempre più un vero e proprio far west. 

C’è chi parla di programma di sostituzione etnica, chi di altro. Possibile, ma non è questo il punto. Perché resta il fatto che uscire di casa sta diventando sempre più pericoloso, resta anche il fatto che la gente comincia a fari giustizia da sé causa assenza controlli forze dell’ordine. In Germania (ad esempio) il problema è perfino più sentito che in Italia nonostante le forze dell’ordine sono più presenti, ma anche lì (parlo della Germania) avendo testimonianze dirette, posso assicurarsi che la situazione è talmente grave che ognuno esce di casa armato. Non di pistole, ma coltellini ed altro. Perché nessuno si sente al sicuro. La delinquenza non è un problema di razza, ma un problema politico e di ordine pubblico. Perché lo schifo che stiamo vivendo lo si permette perché lo si vuole, anzitutto politicamente. Punto. La gente lo ha capito e si difende come può, spesso costretta però a restare ormai rinchiusa in casa. 

Davide Zedda

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Editoriale 22 Settembre 2024

Continuerò a raccontarvi cosa accade sui vari fronti di guerra, stavolta non farò come nel dicembre 2021 quando per primo diedi la notizia dell’imminente esplosione del conflitto in Ucraina, venni pesantemente attaccato perché per una notte non parlai di green pass e obblighi vaccinali. La guerra scoppiò in febbraio, provai a raccontarla, si cancellarono ben quattromila persone dal canale, mi fermai. Stavolta non mi fermerò, ovviamente non parlerò soltanto di guerra, ma non mi fermerò. Costi quel che costi, attualmente cinquanta/cento cancellazioni al giorno. “Dormite pure voi se avete ancora sogni”. 

Novità 

Il pressing serbo Aleksandar Vučić (sostanzialmente in lacrime, ho il video, al più presto ve lo presenterò, ha dichiarato testualmente: “Non più di tre o quattro mesi e credo che ci sarà la guerra. Tutto ciò che sta accadendo in Ucraina mi porta a poterlo dire, e tre quattro mesi sono i tempi per un eventuale ripensamento. Tutti parlano di guerra, nessuno vuole la pace. Nessuno parla di pace. La pace è una parola quasi proibita. È possibile usare l’Ucraina per indebolire la Russia? È possibile distruggere la Russia. È possibile rovesciare Putin? No, non credo proprio. Nell’Europa di oggi tutti si comportano come grandi eroi senza aver detto alle loro genti che pagheranno un prezzo molto alto. Analizzate la situazione della NATO e degli USA. Non possono permettersi di perdere la guerra in Ucraina. Il che significa che la Russia non può vincere, non dev vincere. Quando ci sono queste sue parti così lontane tra loro con i loro desideri e le loro aspettative, allora vedi che tutto è in gioco. Quanto siamo vicini ora alla terza guerra mondiale? Non siamo per nulla lontani, massimo tre o quattro mesi. E c’è il rischio che accada anche prima”.

Piovono vetri ma si resta in posa, l’uomo col megafono urlava. 

Davide Zedda

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