Categoria: News (Pagina 1 di 142)

Editoriale 7 Febbraio 2025

Voglio presto parlarvi delle morti improvvise da un punto di vista sociale, ovvero della reazione dei media e delle comunità quando moriva all’improvviso una persona (specie se in giovane età) fino al 2020, perché poi è cambiato tutto. Non a caso si è immediatamente parlato di nuova normalità. 

Ma cosa accadeva alla notizia di una morte improvvisa prima del 2020? E cosa accade dal 2021? Lo vediamo nel dettaglio nella mattinata di domani in questo spazio editoriale. 

Ad ogni modo le morti improvvise ci sono, siamo davanti ad una strage, se poi contiamo i danneggiati da vaccino la questione (dal sottoscritto affrontata fin da tempi non sospetti) assume contorni drammatici con numeri impressionanti. In Italia non esiste una sola persona che non conosce direttamente o indirettamente un danneggiato a seguito del vaccino anti Covid, così come direttamente o indirettamente non vi è una sola persona che non conosca qualcuno morto all’improvviso, anche in giovane età. Ma di questo (dell’aspetto sociale) ne parliamo domani. 

Oggi mi urge evidenziare quanto segue

Continuano ad esserci troppe morti improvvise e tra i giovani soprattutto. In questi casi io credo che dovrebbe essere introdotto l’obbligo di autopsia, per fare chiarezza sulle cause della morte le autopsie sono indispensabili.

Non solo l’obbligo di autopsia, chiaramente in accordo con i familiari. Ma anche un controllo accurato e superpartes dei risultati di detta autopsia. 

Questi sono capaci di fare l’autopsia e poi raccontare quello che gli pare più comodo.

Davide Zedda

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Editoriale 5 Febbraio 2025

Tutto come da me purtroppo preventivamente e tristemente annunciato. Da dove partire? Bhe, certamente nell’avvisare i falsi controinformatori che Netanyahu è assolutamente vivo così come da me da sempre raccontato anche quando i soliti noti mettevano in piedi la bufala della morte del premier israeliano. 

Lodare laddove c’è da lodare, criticare laddove vi è da criticare, in questo caso condannare senza sé e senza ma il duo Trump Netanyahu ormai pronti per la soluzione finale del popolo palestinese. In tempi non sospetti (ben prima delle elezioni USA) avvisai che Trump avrebbe scelto e nominato per la questione Israele Palestina Hackabee, “Ambasciatore USA in Israele (sionista) o meglio un sionista cristiano. Fedelissimo al concetto di sionismo stile Netanyahu ha già detto che lascerà ad Israele carta bianca sia in Palestina che in tutto il medioriente. Ha dichiarato che Israele ha fatto e sta facendo un ottimo lavoro a Gaza e in Libano”. La direzione era chiara. 

In seguito (pochi giorni dopo il giuramento di Trump) l’invio delle bombe USA ad Israele per completare il radere al suolo la Palestina ed uccidere i palestinesi ancora in vita. Ciò mentre io davo la notizia, la falsa controinformazione copriva l’aIone criminale di Trump, Netanyahu chiudeva i” cerchi ringraziando ufficialmente Trump a mezzo X. I lettori più attenti non necessitano dei miei link, ricordano perfettamente tutto ciò che sto raccontando e che ho documentato qui sul canale. 

Ieri l’incontro tra Netanyahu e Trump a Washington.

Trump accoglie Netanyahu con un miliardo di armi Usa, ‘il premier israeliano grande leader, ottimo lavoro’.’I palestinesi adorerebbero lasciare Gaza’. Il presidente americano blocca i fondi all’Unrwa e firma un ordine esecutivo per la massima pressione sull’Iran. Inciso, la pace con la Russia mai così lontana. 

Netanyahu è “un grande leader di Israele e ha fatto un ottimo lavoro”, ha detto il presidente americano nello Studio ovale. ‘i palestinesi adorerebbero lasciare Gaza’.

“Trump ha inviato un grande emissario in Israele. Sono contento che sia alla Casa Bianca”. Lo ha detto Netanyahu nello Studio ovale rispondendo ad una domanda su chi tra Joe Biden e il tycoon avesse avuto un ruolo maggiore nell’accordo per la tregua a Gaza.  “Sono per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e il raggiungimento di tutti i nostri obiettivi di guerra, compresa la distruzione di Hamas”. Lo ha detto Netanyahu.

Trump ha ribadito di essere convinto che Egitto e Giordania “accetteranno” di accogliere sul proprio territorio i palestinesi di Gaza. “Credo che anche altri Paesi accetteranno”, ha detto il presidente nello Studio ovale con Netanyahu. 

Trump accoglie Netanyahu alla Casa Bianca con un miliardo di nuove armi ed un ordine esecutivo per imporre la massima pressione sull’Iran. Due regali all’amico Bibi, primo leader straniero ad entrare nello Studio Ovale nel secondo mandato del presidente, che è arrivato a Washington per discutere della seconda fase della fragile tregua a Gaza mentre in Israele il partito di estrema destra minaccia il premier di uscire dal governo se andrà avanti con i negoziati. Trump d’altra parte si aspetta da Netanyahu una rassicurazione sulla fine rapida del conflitto, la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e l’avvio della normalizzazione dei rapporti con l’Arabia Saudita.

Un miliardo di dollari e 4.700 bombe e altro materiale militare, dagli USA a Israele. 

“E’ assurdo che i palestinesi possano ritornarvi tra cinque anni”, ha affermato Witkoff. E Trump si è detto convinto che “sarebbero entusiasti di lasciare Gaza” Vorrei ringraziare di vero cuore (fosse anche soltanto una persona) chi leggerà questo editoriale, nella sua drammaticità comunque un editoriale storico. Nessuno dimentica che il giorno che cadrà la Palestina nessun uomo al uomo potrà mai più dirsi libero. Quel giorno è ad un passo.

Davide Zedda

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Editoriale 4 Febbraio 2025

Tra gli ordini esecutivi firmati da Trump non c’è quello che blocca le azioni di geoingegneria a partire dalle scie chimiche, così come (già analizzato) vi sono pesanti zone ombre per la questione vaccinale. In campagna elettorale il trio Musk, Kennedy, Trump aveva dichiarato guerra alle scie chimiche e alla geoingegneria promettendo che avrebbero messo al bando ogni tipo di azione di quel genere. 

Al momento nulla è stato fatto, e non è previsto nessun ordine esecutivo in merito e materia. Se così sarà (se non ci sarà la messa al bando della geoingegneria) va da sé che le azioni di quel tipo e le attività si geoingegneria proseguiranno negli Stati Uniti, figuriamoci in Europa con particolare riferimento all’Italia che ben sappiamo e abbiamo analizzato, è stata venduta a chiunque voglia sperimentare qualsiasi azione di geoingegneria. 

Al momento certamente sul fronte Vaccini e Geoingegneria (così come per la questione bombe in favore di Israele da utilizzare contro la Palestina) Trump non si sta dimostrando né un messaggero di pace (così si era auto definito nel discorso di insediamento) né persona interessata a chiudere con i vaccini di ultima generazione, specie dopo quanto è emerso sui temi affrontati nell’incontro con Bill Gates.

Davide Zedda

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Editoriale 1 Febbraio 2025

Venerdì sera Roma (ieri) intorno alle 22.30, mi raccontano: la è città deserta, strade vuote. Dove siete? Che fate? I ristoratori, i pub, denunciano un calo delle vendite superiore al 50% per quel che riguarda vini, alcolici, birre, ecc. 

Pubblicità in aumento considerevole, pubblicità di Glovo, Delivery, Just Eat, tutto il cibo che viene portato a casa e si sceglie col telefono. 

Pubblicità continue di film, serie, televisive che vengono date su Sky, Netflix, Amazon Prime, pacchetti che vengono offerti. 

Smart working, possibilità di fare spesa da casa senza andare al supermercato ai bellissimi mercati. 

Insomma, praticamente stiamo vivendo un secondo lockdown, ma non imposto, ma proprio scelto. 

Non ve ne state rendendo conto? Probabilmente sì e no, perché la farsa pandemica e tutto ciò che è seguito va nella direzione di portare le persone a non avere necessità né più bisogno di uscire. 

Il cibo a casa, la spesa a domicilio, in strada delinquenza, manca soltanto il reddito universale ed una vita a punti, conseguenza del reddito universale. A proposito, giusto pochi giorni fa scrissi

In cosa consiste il reddito universale?

Non sono io che mi ostino a dirlo, non sono il solo ad urlarlo. Con l’intelligenza artificiale si finirà male, malissimo. Le stime non cambiano, trecento milioni di disoccupati nei prossimi dieci anni ed introduzione del reddito universale. Sì, proprio quello che sto osteggiando con tutte le mie forze, ovviamente è giustamente. Perché è il lavoro che dà dignità, non un sistema a crediti che andrà ad eliminare ogni libertà personale. Nello specifico ci torno dopo. Intanto il 90% dei lavori d’ufficio saranno inutili. Al momento già il 50% sono inutili. Perfino gli avvocati inutili. 

Ma allora?

Volete sapere in cosa consiste il reddito universale? Partiamo. Per via dell’intelligenza artificiale in meno di dieci anni, un mare di lavori non saranno più destinati alle donne e agli uomini, ma come detto all’intelligenza artificiale in tutte le sue forme, sue esempi: sostituire gli esseri umani attraverso algoritmi e robot. 

Quante persone perderanno il posto di lavoro? Nel mondo occidentale almeno trecento milioni non avranno più né reddito né lavoro. Pe loro ci sarà il reddito universale. Ma non si specifica che il reddito universale andrà a togliere qualsiasi dignità e libertà a coloro che lo riceveranno. 

Sarà una vita a punti, sarà una vita come in Cina. Non è un ragionamento complottista o disptopico, perché nessuno stato e nessuna istituzione andrà mai a pagare le persone per fare nulla, è già di per sé costringere le persone a non fare nulla significa spegnerle, spegnerle l’intelletto, la creatività, la fantasia, l’interazione con il prossimo. Siamo davanti alla più alta espressione del dividi ed impera. 

Attraverso provvedimenti normativi delegati alla stessa intelligenza artificiale, ci diranno a che ora dovremo alzarci, quanto e cosa dovremo consumare, quando e come potremo uscire di casa, all’interno di un contesto di vita drammaticamente disumanizzata e controllata perfino nel quotidiano più intimo. Una vita a punti, ogni mancanza porterà a perdere punti pian piano che perdi punti vengono limitate le tue libertà e possibilità, fino a non ricevere più il reddito e finire male, malissimo. Più in generale il reddito universale sancirà la fine dell’essere umano così come lo abbiamo inteso e vissuto, nonché la fine di ogni libertà personale. Chi vi racconta il contrario mente o fa parte del sistema. Badate, non è un caso che Grillo ne sia un grande sostenitore. Cos’altro ci sarebbe da aggiungere o capire!

Come inizieranno   

Draghi sa già che l’euro cadrà ma non torneremo alla Lira (è una falsa speranza). Loro hanno già pronto, come via di fuga, il controllo totale tramite CBDC (moneta digitale controllata e a tempo). I tuoi soldi possono essere spesi solo come dicono loro (green card, crediti di carbonio, regole, vaccini eccetera). 

Davide Zedda

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Editoriale 29 Gennaio 2025

Io non dimentico. Oggi, 29 gennaio 2022, Sergio Mattarella venne rieletto a capo dello Stato, nuovamente Presidente della Repubblica: ciò nonostante avesse finto che non avrebbe accettato un secondo mandato. Ma come andarono realmente le cose? Ve lo racconto io.

Fu il Presidente del Consiglio Mario Draghi (vista sfumata la sua salita al Colle) a caldeggiare (anzi, ordinare ai partiti) la rielezione a Capo dello Stato di Sergio Mattarella, di cui è grande amico.

In un gravissimo paradigma di ribaltamento costituzionale di cariche, ruoli e procedure (nonché prassi) istituzionali, Draghi chiamò a colloquio Mattarella per informarlo della sua ormai imminente rielezione a Presidente della Repubblica. 

Per completare il golpe, Giuliano Amato era a capo della Corte Costituzionale.

La Costituzione sospesa. 

In queste e quelle ore suonano e suonano sempre più forti le parole di Aldo Moro durante la Costituente:

“Si precisa come al singolo, o alla collettività, spetti la resistenza contro lo Stato, se esso, avvalendosi della sua veste di sovranità, tenta di menomare i diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi”.

Davide Zedda

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Editoriale 28 Gennaio 2025

In pochi hanno letto questo articolo notturno di pochi giorni fa, tuttavia avevo già deciso fin dall’inizio di renderlo editoriale e chissà magari anche video. Ottobre 2023, il nostro Canale (mio e vostro) contava il record di 76.644 iscritti. In questo preciso momento scendiamo sotto i 70 mila. Si è verificato quanto da me previsto ed annunciato già da due anni, quando tutto andava a gonfie vele. Ovvero, la libera informazione (non tutta, quella figlia della pandemia, del green pass, degli obblighi vaccinali, dell’apartheid) sarebbe entrata in una fase endemica, ovvero, di interesse di pochi. 

Così è stato. Così sarà. Perché il nostro Canale era frequentato e seguito da chi aveva a cuore soltanto quei temi, dunque si fece l’errore di credere che qualche Cristo sarebbe sceso dalla croce per salvare tutto e tutti, ciò mentre io (in primis negli audio delle 13:00) ripetevo ogni giorno fin dal primo giorno che nessun Cristo sarebbe sceso dalla croce per salvarci, era nostro compito e dovere salvarci. Non quello di delegare ad altri la salvezza di tutti. 

Un Canale così strutturato non poteva reggere l’urto delle fine di quell’era, un Canale così strutturato non poteva sopportare né comprendere le nuove sfide che viviamo e che ci attendono “nuove e più importanti sfide ci attendono”, andavo dicendo fin dall’estate del 2021 quando entrò in vigore il green pass. 

Perché vanno via? Molteplici i motivi. In primis questo canale è avanti di almeno dieci anni nei temi trattati e nel modo di fare giornalismo: non tutti lo comprendono e quindi vanno via. Ma un giorno si ricorderanno di ciò che diceva Davide Zedda. 

Poi, mentre prima si donava nel segno del salvaci tu (errore da me sempre denunciato, una mortale delega in bianco) ora la richiesta donazioni rappresenta nella stragrande maggioranza delle persone un insopportabile appello irricevibile, tanto che seppur il servizio è gratuito, preferiscono andare via.

Bene così, non si può piacere a tutti: avanti (se sarà possibile) con poche persone appassionate, vogliose di informarsi e comprendere il mondo di oggi e del futuro. 

Persone che hanno ben chiaro il concetto che la vera libera informazione (non quella pagata dal sistema per ingannare e mettere in trappola le persone) è certamente gratuita per chi non vuole o non può dare una mano con una donazione, ma allo stesso tempo può esistere ed andare avanti soltanto con il sostegno di coloro i quali hanno ben chiaro il concetto che questa vera libera informazione sta in piedi se si permette a chi la esercita come lavoro, come professione (questo è il mio lavoro, questa è la mia professione, questa la ma missione per la verità è la libertà, per l’informazione a voi dedicata 365 giorni l’anno) di poter quantomeno sopravvivere di questo lavoro.

Grazie a chi c’è stato, a chi c’è, a chi c’è sempre stato e a chi ci sarà. 

Ora suonino le campane a festa. 

Davide Zedda

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Editoriale 27 Dicembre 2025

Incredibile quanto sia attuale come fosse oggi, ciò che scrissi anche un anno fa. Come ogni anno oggi si celebra la giornata della memoria. Una memoria corta, ipocrita e a senso unico, dunque inaccettabile. Una giornata che ricorda gli orrori commessi dai nazisti nei campi di concentramento ai danni degli ebrei. Tutti gli altri non contano e non esistono, ed è così fin dal principio della narrazione in merito a questa sporca giornata che non rende volutamente giustizia a tutte le altre vittime della furia nazista come ad esempio il popolo Rom e gli omosessuali, giusto per citare due esempi. 

Ma non solo 

Una giornata che innalza alle cronache gli ebrei ma che non ricorda la furia sionista nei confronti del popolo palestinese, massacrato e derubato con la forza della propria terra fin dalla fine della seconda guerra mondiale quando gli angloamericani imposero e crearono sul territorio palestinese lo stato di Israele. Oggi in Palestina è in atto un olocausto. La vittima (sempre che lo sia mai stata), è diventata carnefice, e adotta la soluzione finale contro il popolo palestinese.

Siamo ancora una volta davanti alla vergogna del voler coprire ad ogni costo a colpi di retorica la vittima che diventa carnefice. Più in generale non può esistere una sola giornata della memoria, perché ogni giorno deve essere il giorno di ogni memoria, di tutte le memorie.

E senza andare lontano, ciò che subirono gli ebrei, lo hanno subito con la stessa logica discriminatoria, i circa sette milioni (ripeto, sette milioni di italiani), che non si sono piegati al vile ricatto imposto in nome della scienza. Anche questi sette milioni di italiani devono essere ricordati in una nuova giornata della memoria, sia per quanto subito, che per il coraggio dimostrato nel resistere alle più gravi discriminazioni e sottrazioni delle più elementari e sacre libertà personali. Vero, non ci sono stati i forni crematori, ma vi era chi li chiedeva. 

Oggi non esistono più le restrizioni di cui sopra, tuttavia mai come ora nella storia dell’uomo, gli esseri umani sono a rischio concreto dei perdere ogni libertà: il percorso è iniziato, è in atto. 

Alle porte una vita a crediti e il dittatoriale reddito universale. Ansito, individualismo, ombra. Il dividi e impera che le élite globaliste per conto dei padroni universali del mondo non hanno neppure dovuto faticare ad imporre: sono gli stessi esseri umani che lo applicano. 

Ciò che sta accadendo non lo vede soltanto chi non lo vuole vedere, chi continua da sempre a guardare al dito e non alla Luna. La scorsa volta si è salvato chi ha resistito, ora soltanto chi saprà ed agirà per tempo. Ma un popolo disunito è un popolo sconfitto, in partenza. 

E quando non ci sarà un solo palestinese libero, nessuno al mondo potrà più essere libero. Buona fortuna a noi, uomini e donne si buona volontà, che non dimentichiamo e ci agitiamo per il bene collettivo e non per quello personale. Per la libertà e la liberazione di tutte le donne e di tutti gli uomini. 

Mi sono cari due pensieri di Aldo Moro, che ha pagato con la vita il suo no ad un mondo che puntualmente ha preso forma. 

“Questo Paese non si salverà, e la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà inutile se in Italia non sorgerà un nuovo senso del dovere”. A noi il compito di farlo nascere, e “camminiamo insieme, perché il futuro appartiene il larga misura ancora a noi”. 

Solo la gente come noi non molla mai, non coloro che cantavano queste parole finché utili al ritorno ad una libertà effimera quale quella vissuta fino al 2019, ripresa a pieno regime allo scadere delle restrizioni e della farsa pandemica. Solo la gente come noi, che non ha mai smesso di lottare, ha il diritto ed il dovere di cambiare il mondo. Avanti, amiche ed amici. 

Davide Zedda

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Editoriale 23 Gennaio 2025

Come va la commissione parlamentare Covid? Nel mondo si muovono tante cose (vedi USA) ma in Italia? Nella storia repubblicana non si contano (talmente sono tante) le commissioni parlamentari aperte e mai arrivare ad una conclusione. Solo una arrivò (Grazie alla volontà e la tenacia dei due presidenti) non solo alla conclusione dei lavoro ma anche al voto del parlamento della relazione finale. 

Approvata unanimemente dal parlamento (nessun voto contrario e un solo astenuto) accadde nel 2017, era la commissione parlamentare di inchiesta sul cosiddetto caso Moro guidata da Fioroni e Grassi. Una commissione seria (ci furono anche degli arresti) che oggi ci permette di conoscere con certezza il 97% della verità sulla questione del rapimento ed uccisione di Aldo Moro. 

Ma la commissione Covid che fa? Tante le audizioni, già sporca in partenza con membri eletti (nominati) strategicamente dal presidente del senato che non potranno essere giudicati ma giudicheranno (un nome su tutti Conte) insomma finirà nel nulla. Nelle commissioni parlamentari molto dipende da chi le presiede, dalle idee del presidente. 

Chi è stato scelto quale presidente della commissione di inchiesta covid? Un parlamentare di Fratelli d’Italia (m non è questo il punto) il suo nome è Marco Lisei, convinto sostenitore della campagna vaccinale Covid. Serve alto a capire come andrà a finire la commissione parlamentare sul Covid? No. 

Davide Zedda 

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Editoriale 11 Gennaio 2024

Oggi chiudiamo il discorso Bill Gates, è stata una tre giorni importante ed interessante dedicata alle folli idee del cosiddetto filantropo. Abbiamo analizzato nel dettaglio il non incontro con Donald Trump, ieri poi la questione legata alla guerra e alle armi sempre in riferimento a mister Microsoft, oggi analizziamo il tema a lui più caro. 

E non mi riferisco ai vaccini, ma al fatto che Gates ha detto che o sarà guerra globale o sarà nuova pandemia. Sulla questione guerra mi sono espresso ieri, ed essendo una tre giorni dedicata al pensiero malato e alle previsioni di Bill Gates mi permetto di consigliarvi (qualora non li aveste letti) indietro ad ieri e avantieri per leggere tutti e tre gli editoriali a lui dedicati. Quindi, avendo spiegato anche la questione guerra per Bill Gates, non resta che il discorso pandemia. Come anticipato, Gates ha dichiarato che se non sarà guerra globale, sarà pandemia. 

Peccato per lui che Trump non l’ha neppure ricevuto, peccato per lui che per quanto Russia e USA siano lontanissimi in tema di pace, alla Pace entrambe le nazioni vogliono arrivare. 

Peccato per Gates che comunque ben sa (ma non lo dice) che se Trump arriverà al giuramento del 20 gennaio, non ci sarà nessuna nuova pandemia per i prossimi quattro anni. Peccato per Gates (ma questo sarà il tema dell’editoriale di domani) che non ci sarà più neppure l’Oms. 

Al filantropo (delinquente) non resterà altro che il già terribile lavoro che svolge tramite la sua fondazione criminale in tutto il mondo: andare per il globo nelle nazioni più disagiate a portare morte e nuove malattie con i suoi vaccini.

Davide Zedda

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Editoriale 4 Gennaio 2025

Ricordate? È di poche ore fa. La notizia data in pasto ai media che poi hanno ovviamente dato in pasto ai lettori e agli ascoltatori è la seguente. La Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha cancellato tutti i suoi viaggi in programma per le prime due settimane di gennaio per guarire da una “grave polmonite”, che le impedirà – tra le altre – di recarsi in Polonia per l’avvio formale della presidenza di turno del Consiglio dell’Ue.

Von der Leyen, 66enne da poco confermata per un secondo mandato, non si recherà nemmeno a Lisbona, mentre il viaggio previsto a Danzica per l’inizio formale della presidenza polacca sarà solo rinviato. Lo hanno riferito a Europa Press fonti dell’esecutivo Ue. 

Quindi, pesante polmonite ed impegni pubblici annullati per tutto il mese di gennaio, come a dire una polmonite ad orologeria che passerà entro e non oltre la fine del mese di gennaio. 

Dunque la Von der Leyen è in uno stato di legittimo impedimento davanti alla legge. Perché parlo d legge? 

Semplice. La Von der Leyen non ha nessuna polmonite, ma deve salvarsi dal processo che la vede coinvolta già in data sette gennaio per la questione vaccini Pfizer con specifico riferimento ad un giro di tangenti. 

Eccovi spiegata la polmonite e il legittimo impedimento. 

Davide Zedda 

Sito web www.davidezedda.com 

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