Il mainstream italiano non racconta la protesta degli agricoltori in Germania, e dalle nazioni più vicine trattori in lotta contro le politiche dei governi e quelle della U.E. che sostanzialmente (perché di questo si tratta), puntano ad uccidere l’agricoltura passando per una carestia programmata, dunque l’inserimento (di fatto un’imposizione), del cibo e delle farine di origine animale, ovvero insetti. 

In Italia? 

Ovviamente ad oggi il nulla. Qualche timido trattore in qualche piazza periferica si è visto, tempo di fare merenda e bere un bicchiere di vino e poi tutti a casa. Diciamolo. Non c’è nessuna intenzione di replicare il modello tedesco, e sempre più agricoltori si fanno comprare e svendono le terre coltivabili. Avranno forse anche ragione, ma siamo alle solite: non tira nessuna aria di cambiamento, figuriamoci di rivoluzione. Personalmente sarò sempre al fianco di chi lotta per la libertà (perché di libertà si tratta, non solo cibo), ma di iniziative fallimentari in partenza, in questi tre anni ne abbiamo viste di ogni tipo. Abbiamo visto movimenti diventare politici, abbiamo visto ed abbiamo partecipato alle passeggiate del sabato sera, abbiamo perfino subito l’ infamata dei ristoratori: noi li abbiamo sostenuti nella lotta, loro hanno poi imposto il green pass. Giusto un paio di esempi del pochissimo ch si è fatto e del nulla che si è ottenuto.

Quindi?

Da questo momento gli agricoltori troveranno spazio su questo Canale nel momento in cui faranno qualcosa di concreto. E a questo punto, vista la gravità della crisi in corso, qualcosa di concreto è fare quanto da me richiesto ieri. Invadano Roma, non qualche piazza di Roma come per il contrasto al Green Pass, no. Invadano le piazze del potere e gettino letame sui palazzi presidenziali di Governo e Parlamento, compreso il Quirinale. A quel punto noi ci saremo.

Davide Zedda

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