IL COMMENTO | ⚠️⚠️⚠️Leggi con la massima attenzione, grazie.

Vi invito a leggere il mio editoriale di stamani alle 12:00, ed allo stesso tempo vi invito a cercarvi tutti gli articoli e i video da me scritti e realizzati sulla vicenda Cecchettin. Questa è la copertina dell’Espresso. Si legge: “La sorella di Giulia è la figura che caratterizza il 2023 per il nostro settimanale. Perché ha trasformato il dolore privato in assunzione di responsabilità collettiva, costringendoci a dare un nome al male di cui soffriamo: il patriarcato. Ma dopo la diagnosi serve la cura”.

Diagnosi 

Arrivare il più velocemente possibile ad una società gender, satanica e pedofila.

Obiettivo 

Con la scusa del patriarcato (che non esiste), fare fuori qualsiasi situazione che possa far nascere e crescere uomini Alfa. 

Conclusione 

No, io non mi vergogno di essere un uomo. Io resto lo espresso (con tanto di dati), nel pezzo di stamani alle 12:00 e in tutti i precedenti interventi scritti e in video. E non sono mai stato tenero né mi sono stato zitto. Mi è stata promessa una querela ed una nuova segnalazione all’ordine dei giornalisti, questo, dopo aver già subito nel giro di un anno ne due provvedimenti disciplinari. 

Io non sto zitto

Elena Cecchettin è una satanista. Chi le dà spazio lavora per quanto ho già espresso: eliminaIone dei sessi in un’ottica gender, devastazione ed eliminazione del maschio Alfa, imposizione agenda satanica e agenda pedofila. Io lo urlo, fossi anche da solo continuerò la mia battaglia. Il patriarcato non esiste, viviamo un Paese da sempre matriarcale. Ma non abbiamo mai rotto i coglioni a nessuno! 

Davide Zedda

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