IL COMMENTO ALLA NOTIZIA | Non so per gli altri settori, ma per la scuola alle soglie del 2024 è così. Se ti assenti per vaccinarti, l’assenza è giustificata ed equiparata allo svolgimento dell’attività lavorativa, piena retribuzione compresa. Ma non è tutto, perché se hai il raffreddore ma vai in farmacia e ti fai fare un tampone che magari dà esito positivo, o magari lo fai pur non avendo sintomi (c’è chi nel mondo della scuola utilizza questa prassi), ecco che se l’esito è positivo, puoi andare in malattia retribuita al 100%. 

Ciò è folle ed ingiusto, perché soltanto il cosiddetto Covid assicura la malattia retribuita al 100%, e tanti sono coloro i quali approfittano di questa occasione per stare a casa pagati con i soldi della collettività. 

Se invece ti assenti per malattie ben peggiori alla non malattia del Covid, non ti spetta la piena retribuzione. Ora mi spiego i tanti casi di covid in questo periodo. Facile, no? Ti fai un tampone, al 50% risulta positivo, te ne vai in malattia con piena retribuzione. 

Ma non solo 

La vergogna della vergogna sta nel fatto che contemporaneamente a ciò, la legge dice anche che se sei positivo al tampone puoi regolarmente circolare, dunque andare anche al lavoro. Ed invece, si mettono in malattia da sani, oppure con l’influenza, che però tramite tampone fanno risultare Covid, e per legge seppur assenti risultano come se fossero presentii. 

Davide Zedda

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