Sul fronte farsa climatica siamo ormai alle comiche. In quella che hanno ormai già bollato sin dalla metà di luglio come l’estate più calda mai registrata (dicevano così anche delle precedenti), e che invece risulta essere una delle più fresche, se non la più fresca degli ultimi cinquant’anni, per di più caratterizzata da molte piogge, spesso violente con trombe d’aria ed impressionanti grandinate (tutti fenomeni che lasciano pensare ad azioni di Geoingegneria), e più in generale ad eventi meteo non naturali, ebbene, all’interno di questo quadro generale, il mainstream ha fatto sapere che sarebbe ritornato il gran caldo africano. Giornali e Tv hanno dato la notizia, ed ovviamente del gran caldo annunciato non vi è traccia. Temperature massime intorno ed anche inferiori ai trenta gradi, o poco superiori ai trenta gradi. Insomma, estate, giorni dolci d’estate che non rappresentano nessun pericolo nonostante comunque ovviamente vi siano zone più calde e zone meno calde. 

Eppure 

In tanti mi avete segnalato che anche gli smartphone (evidente non tutti), segnalano queste temperature accompagnandole da messaggi o brevi indicazioni si pericoli legati al caldo. L’impressione è che vogliano portare la disinformazione e il terrorismo anche sugli smartphone. L’impressione è che stiano puntando ad un fronte unico di informazione capace di andare dal mainstream fino agli smartphone. E se in piena estate ci sono trenta gradi, noi che abbiamo il compito di terrorizzarvi e condizionarvi finché non capirete che siamo bel bel mezzo di un cambiamento climatico (che come già visto), che non ammette discussioni. Punto. Il tutto in attesa della stagione autunnale e poi invernale, perché la giostra sulla farsa deve continuare a girare. 

Davide Zedda

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