Con questo editoriale vengo a darvi risposta in merito ad una domanda che mi avete fatto privatamente negli ultimi due giorni. Dandovi la risposta, tutti comprenderanno anche la domanda. Non vi è nessun nesso tra la dichiarazione ufficiale di cessazione della Pandemia da Covid 19 e l’Ordinanza del Ministro Schillaci su l’utilizzo delle mascherine e dei tamponi. Essa resta valida fino al 31 dicembre 2023, salvo il ministro non voglia ritirarla. 

Quindi?

Dal 1 Maggio è in vigore la nuova ordinanza del Ministro della Salute in merito alle nuove regole per tamponi e mascherina. 

Ebbene, esse restano obbligatorie per tutti (operatori, pazienti e visitatori), in qualsiasi contesto ospedaliero nei reparti occupati di pazienti fargli e nelle RSA e similari. 

Ma attenzione 

L’ordinanza lascia piena libertà alle direzioni sanitarie di estendere l’obbligo (anche di tampone), in qualsiasi reparto sia per operatori, pazienti e visitatori. 

Centri medici 

Anche qui l’ordinanza lascia piena libertà alla direzione sanitaria di imporne l’obbligo. 

Medici di base

Anche i medici di base e i pediatri potranno optare per l’obbligatorietà dell’uso della mascherina nei loro ambulatori.

Conclusione 

In buona sostanza il Ministro Schillaci ha giocato sporco. Ha fatto passare a mezzo media la notizia che le mascherine restavano obbligatorie soltanto nei pochissimi ambienti già illustrati, per poi scoprire (leggendo l’ordinanza, ecco il link), che lasciando libertà di decisione alle direzioni sanitarie, e perfino ai medici di base e ai pediatri, il rischio che più o meno ovunque esse restino obbligatorie fino al 31 dicembre 2023 è sostanzialmente altissimo.

Davide Zedda

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