Dove stanno le ragioni che hanno portato all’attentato di ieri sera ai danni del primo ministro slovacco Robert Fico? Come sempre non intervengo a caldo con la notizia cotta e mangiata, preferisco approfondire. Partiamo dal fatto che al momento dello sparo, per quanto forse sarebbe stato inutile, Fico non era ben protetto dalla scorta. 

Più in generale, in questi casi, se parte uno sparo, parte perché è uno sparo autorizzato (ci siamo capiti). Insomma, è gia tanto che sia ancora vivo. Ma perché era nel mirino? Bhe, vedremo anche un breve video alle dodici. Intanto aveva promesso in aula un report sulla farsa pandemica e sui vaccini, perché tutti nella sua nazione dovevano conoscere la verità in merito al complotto. Ma non è tutto. 

Da subito contrario alle armi a Kiev, ha sempre cercato e spinto per una soluzione pacifica della crisi Ucraina. Di più, ha sempre detto no all’Ucraina nella Unione Europea. 

Sui vaccini stava per rendere pubbliche delle scottanti informazioni sugli affari sporchi tra la Von der Leyen e la Pfizer. Lo hanno zittito, per ora. 

Davide Zedda

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