Avevo in mente un editoriale ben differente che a questo punto proporrò domani. I fatti della notte mi portano oggi a scrivere quanto segue. Ciò che è accaduto nelle scorse ore in medioriente (e che ho raccontato in tempo reale nell’indifferenza pressoché totale), è molto grave per quanto abbondantemente annunciato. Mi addolora e spaventa il fatto che soltanto pochissime persone abbiano la consapevolezza che il mondo sia seduto su una polveriera pronta ad esplodere definitivamente in un nuovo tremendo conflitto mondiale. 

Sono comunque felice di aver servito (spero al meglio), le pochissime persone interessate all’argomento guerra, pur continuando ancora adesso a chiedermi come possa la stragrande maggioranza delle persone restare indifferente alla questione, o peggio perfino infastidita (vedi cancellazioni al canale quando parlo di guerra, anche stanotte).

Mi chiedo ad esempio come si possa (giusto un esempio reale, ma era un continuo), contattarmi dalle 23:00 alle 3:00 non curanti del fatto che stavo raccontando in tempo reale cosa accadeva nel mondo, quel mondo seduto su una polveriera. Ciò dà la cifra del totale distacco delle persone da determinati fatti e dalla realtà. Ringrazio di cuore le quattro persone che invece in quelle ore mi hanno contattato proprio perché in pensiero per quanto accadeva. Dico a loro e dico a tutti, che già da domani, se ci sarà da parlare di guerra lo farò durante le dirette del lunedì alle 21:00, perché è giusto che sappia e si confronti soltanto chi sa che siamo seduti su una polveriera pronta ad esplodere. Mentre il mondo non è mai stato così vicino alla sua fine per autodistruzione, vi era chi mi scriveva in merito all’inesistente trattato pandemico. Ho detto tutto. 

Davide Zedda

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