Causa azioni di geoingegneria si stanno moltiplicando le giornate come quella che anche stamani scorgo fuori dalla finestra, e dalle vostre segnalazioni so che è così sempre più in tutta Italia. Di cosa parlo? Se mi chiedere che tempo c’è, vi rispondo che splende il sole. Ma è vero? 

Sì, c’è un bel sole, ma allo stesso tempo non si vede il cielo. Ripeto, in una bella giornata di sole, il grande assente è il cielo. Quello lo si vede quando spargono le scie. Oggi (come tutte le altre volte), il cielo è una sorta di patina lattiginosa di colore grigio, o peggio uno strato di non so cosa che impedisce (mi ripeto, in una giornata di sole), la possibilità di vedere il cielo. 

Tutto ciò è spaventoso. Peraltro in queste giornate si respira male, si moltiplicano le allergie alle vie respiratorie, gli occhi bruciano. Chissà cosa respiriamo, chissà quali veleni inaliamo, mangiamo, beviamo. 

Sappiamo che si tratta di metalli pesanti, sappiamo che occorre difenderci con urgenza. Bere acqua depurata è la prima cosa da fare, non vi sono alternative. Da tempo combatto affinché il maggior numero possibile di persone possa mettersi al riparo. 

Lo faccio denunciando cosa sta accadendo, lo faccio parlando del fatto che qualsiasi acqua è veleno, lo faccio indicando un metodo quasi a costo zero (non vendo nulla, ben sapete), che in tante e tanti adottano ottenendo risultati straordinari. Tutte le info del caso sono nel pezzo di stamani alle 11:00. E forse, con questo editoriale, chiudo una tre giorni dedicata alla geoingegneria. 

Davide Zedda

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