IL COMMENTO | Ricollegandomi a molteplici precedenti articoli ed al video di stamani alle 12:00, ribadisco che il 5G (che non è capillare in tutta Italia, né performante come si racconta), non rappresenta un problema. La frittata è stata fatta con l’accettazione del 3G, da lì in poi i rischi per la salute non sono più tali ma diventano malattie, mentre ciò che leggiamo in questo volantino era già possibile anche prima con il 3G. 

Mi chiedo dove fosse il dissenso e la preoccupazione quando arrivò il 3G. Io ricordo soltanto incosciente euforia per via di tutte le clamorose (perché lo erano), funzioni che permettevano ed offrivano i telefoni in 3G. Molto più semplicemente non si sarebbe dovuti giungere al 3G. 

Da ora in poi sarà sempre peggio (ovvio), ma la domanda è: come mai soltanto io ed un piccolo gruppo di amici andavamo a fare volantinaggio contro il 3G? Non ci si può risvegliare quando è troppo tardi, e mi sia consentito, quando ormai non c’è più nulla da fare. E aggiungo, tutto ciò che è elencato in questo volantino era già possibile nel 2003 con il 3G. 

Conclusione 

Quando la battaglia (che mai c’è stata), è palesemente persa, perché insistere? Perché spettacolarizzare? Perché non trovare soluzioni per subire meno danni possibili? Io feci un volantino con le istruzioni su come difendersi da queste onde, non se lo filò nessuno. Perché diciamolo: fa molto piacere usare gli smartphone a velocità pazzesche. 

P.s. Durante la diretta di ieri delle 21:00, mi è stato chiesto di realizzare nuovi adesivi e volantini. Ho detto no secco, visti gli insuccessi precedenti. O i contenuti diventano virali o non comprendo il motivo per il quale dovrei ogni giorno impegnarmi per nuovi volantini che nessuno legge e condivide. Ed è quasi un anno che ne produco, ma da mesi mi sono fermato. Senza sostegno non va senso produrne dei nuovi. 

Davide Zedda

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