Quanto da me anticipato in tempi non sospetti, quando nessuno ne parlava, oggi è di dominio pubblico. Ovviamente mi riferisco ai vaccinati (non con cattiveria), per evidenziare quanto ora tutti sanno, ovvero la loro pericolosità per se stessi e per tutti gli altri. Malori improvvisi fatali, malori improvvisi non fatali, le cronache locali ne sono piene, così come ne sono piene di incidenti con malore improvviso del conducente e mezzi di trasporto pubblico (scuolabus compresi), fuori strada o contro pali e muri. Insomma, quella che viene definita la nuova normalità. Ma i vaccinati (è un dato di fatto), sono passati da “prendevo l’influenza ogni 5 anni”, al “ho tre dosi, e mi è venuto il Covid un anno fa ed oggi”. Ne parlavamo ieri, la moda di fare tamponi non solo non viene meno, ma ora si pubblica il test sui social. Loro lo chiamano Covid, in realtà è soltanto una influenza, spesso brutta, pesante, se ne beccano diverse in un solo anno, dicono che è il Covid, in realtà è il risultato del fatto che il vaccino devasta le difese immunitarie.

E noi? 

Siamo in pericolo come la scorsa stagione, per il semplice motivo che milioni e milioni di italiani sono già a letto con l’influenza, ed anche quest’anno il picco deve ancora arrivare. E anche tra i non vaccinati c’era chi non si beccava mai l’influenza, ed invece ora se la prende, per di più forte. Perché? Ovvio, noi che eravamo bollati come untori, ma che in realtà nulla di male facevamo,  I becchiamo l’influenza perché circondati ovunque da vaccinati che hanno cariche virali altissime. Sono loro che ci contagiano. Poi, noi ci curiamo l’influenza, mentre loro urlano al Covid. Alle soglie del 2024. Lo vorrei sottolineare.

Davide Zedda

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