Con questo editoriale vorrei portare a termine quanto scritto ieri nella descrizione del video delle 12:00 di cui vi lascio il link (eccolo) invitandovi a guardarlo perché di per sé molto interessante, non perché mio, ma per ciò che mostra e dimostra. Per completare il discorso sulla manipolazione delle previsioni meteo, non si può non considerare un insieme di aspetti che tengono accesa la farsa climatica legata alle temperature che però sta assumendo dei contorni per certi versi più preoccupanti, perché non più urlati ma fatti passare senza clamore in modo che pian piano la gente si abitui alla nuova normalità del clima, del meteo, e soprattutto delle temperature. 

Dopo il gran chiasso dei famosi dieci giorni di luglio dove si urlava ovunque ai 59 gradi, all’estate più calda di sempre, al repentino (ed ovviamente impossibile), cambiamento climatico, ora (come detto), siamo alla fase non urlata, ripeto, la più pericolosa. Detto e dimostrato che le temperature offerte dal mainstream e da pressoché la totalità delle App specializzate sono taroccate al rialzo, ora per far passare il messaggio che fa caldo, poi vedremo cosa si inventeranno in inverno, già in prossimità dei trenta gradi o poco più, il sole viene rappresentato di colore non più giallo ma arancio, rosso e perfino viola. 

E poi, a portata di mano, ci sono gli smartphone, i tablet, che sono una certezza. Ebbene, sono intervenuti silenziosamente anche su questi dispositivi, che anche a meno di trenta gradi indicano la temperatura con al fianco la dicitura “allerta estrema alte temperature”. A Ferragosto, in Sardegna, 27/30 gradi sono bollati come allerta estrema alte temperature. Avete capito? La normalità trasformata in allerta estrema.

Davide Zedda

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