Oggi parlo (senza teorie del complotto, quelle domani), di come funziona It-alert, il sistema di emergenza della Protezione civile che ti avviserà in caso di pericolo. Partiamo. Nelle prossime settimane, milioni di persone riceveranno un messaggio di allarme pubblico sul loro cellulare. È il primo esperimento in Italia di un sistema di allerta, chiamato It-alert. Sarà utilizzato poi in caso di «gravi emergenze imminenti o in corso» come maremoti, attività vulcaniche, precipitazioni intense, incidenti nucleari e altro. Qualcosa di simile era stato testato nel Regno Unito il mese scorso, quando i cellulari dell’intero paese erano squillati come test. In Italia la sperimentazione sarà graduale e anticipata da una campagna di comunicazione di cui vedremo il video alle 12:00.

Entro il 2023 l’esperimento sarà effettuato in tutte le regioni italiane. Questo sistema di allerta non intende sostituire gli altri strumenti di Protezione civile, né ovviamente una cultura generale di convivenza con il rischio.

«È un sistema di allarme, indicherà che qualche cosa ci potrebbe mettere in condizione di pericolo durante le nostre attività – ha spiegato Fabrizio Curcio, capo del dipartimento di protezione civile – Non ci dirà il comportamento da seguire, perché il messaggio verrà inviato a persone che in quel momento staranno facendo cose diverse».

«Se c’è una pioggia intensa e io sono dentro un’abitazione al quinto piano probabilmente posso non fare nulla, se sono in macchina devo stare attento a dove vado. Allora il messaggio che possiamo dare è quello di allarme su un evento in corso, fate attenzione. Poi il comportamento deve essere frutto di quel percorso di crescita sulla sicurezza che ognuno di noi deve fare in autotutela».

Fin qui nessun problema, domani la seconda parte, quella complottista. 

Davide Zedda

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