Con la morte di Silvio Berlusconi (non starò certo qui a ripercorrere le tappe della sua vita), si conclude un ciclo politico iniziato nel 1994, e sotto traccia ben prima. Dopo la prima Repubblica, oggi muore la seconda Repubblica. Il sistema dei partiti italiani (e più in generale la politica italiana), non saranno più la stessa cosa. Nasce oggi la terza Repubblica, e forse al contempo muore definitivamente la Repubblica così come la si è sempre raccontata.

Ora 

Ora sempre più velocemente si scivolerà in quella che sarà la fase del caos più totale e senza più nessun punto di riferimento. L’astensione al voto è ai massimi storici, mai così alta, il distacco e lo strappo tra la politica e la vita reale del Paese non è più riducibile. Non ci sono più leader, non esistono più punti di riferimento. Una fase di caos (quella che scoppierà in primis in seno a Forza Italia, e più in generale nel Paese), che molto probabilmente porterà (così come ci racconto fin da settembre 2022), anche (seppur non nell’immediato), alla caduta del Governo Meloni, che senza i voti di Forza Italia non può stare in alcun modo in piedi.

Conclusione 

Unite i puntini, dopo il Governo Meloni non c’è più nulla. Non perché il Governo Meloni sia importante o stia facendo bene (assolutamente no), ma perché è evidente a chiunque, tranne a chi non vuole o non riesce a capire, che oggi è definitivamente morta la politica italiana così come la si è sempre vista e interpretata. E non esiste una alternativa a questa (per quanto squallida), politica italiana. Oggi è un giorno storico.

Davide Zedda

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