IL COMMENTO | Circa una settimana fa Giancarlo Giorgetti è uscito allo scoperto dicendo e confermando quanto già sapevano e. Quanto già esposto qui sul canale fin dalla fase di costruzione del Governo. Nessuno voleva fare il ministro dell’economia, questa è la verità. Ovviamente, aggiungo io. Perché il disastro economico e sui conti pubblici lasciato da Draghi (scappato anche per questo motivo), è di proporzioni immense e immani, tanto più nel momento in cui non si può più fare deficit, occorre rispettare i nuovi parametri del patto di stabilità, aumentano i tassi da parte della B.C.E, cresce l’inflazione, si creano delle bolle speculative sui prezzi, si va in recessione. 

Come sono andate le le cose 

La Meloni ha incassato tantissimi no da parte di economisti e non solo, nessuno ha voluto prendere in mano una situazione economica (quella dei conti pubblici italiani), disastrosa. Nessun tecnico, nessun politico, tanto che non si riusciva a chiudere il discorso sulla casella sul Ministero dell’Economia. Alla fine, più per obbedienza politica al proprio partito, Giorgetti ha detto sì. Ma quello del leggista non era il nome sul quale puntava la Meloni, che però doveva consegnare la lista a Mattarella: rendendosi conto che l’unica soluzione era quella di Giorgetti, ha conferito l’incarico a colui che (lo abbiamo visto), ha mantenuto ottimi rapporti con Draghi, essendo stato ministro del governo Draghi nonché delfino del vile affarista. 

Davide Zedda

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