A Mortora, per il Corpus Domini, don Rito Maresca ha indossato una casula con i colori della Palestina. Ha denunciato la devastazione di Gaza, l’indifferenza globale e le strategie di distrazione: “Israele esporta guerra in Iran, mentre il mondo distoglie lo sguardo dalla Palestina.”, ripartiamo da qui con tanto di collegamento ad un messaggio audio che ho ricevuto da una cara amica. 

È proprio così, con l’stendersi del conflitto in medioriente e per di più con l’ingresso in guerra degli USA, c’è il rischio (in virtù del fatto che la stampa è stata invitata ad andare via da Gaza) che cali il silenzio sul genocidio, che ora potrebbe entrare nella fase più calda, quella della soluzione finale e del trasferimento in Egitto dei sopravvissuti in forze, gli altri resteranno lì a morire. 

Un piano di cui vi parlo da mesi e mesi, scritto in ebraico dal governo Netanyahu, presente sul sito del governo di Israele.

E quando Israele scrive qualcosa di ufficiale in ebraico non è una comunicazione, è un ordine. 

Peraltro giova ricordare e denunciare che il costo dell’operazione deportazione sarà a spese nostre. 

L’operazione è infatti finalizzata con voto pressoché unanime dei Paesi UE Italia compresa, dalla Commissione Europea, non solo gli USA, ma ovviamente anche i paesi europei, tutti proni innanzi ad Israele e in colpevole ed assassino silenzio sull’Olocausto in Palestina.

Vi è solo una possibilità che il genocidio si concluda, drammatica ma necessaria: che l’Iran rada al suolo Israele, con conseguenze comunque drammatiche per la risposta USA all’Iran e a qual punto il coinvolgimento del conflitto del Pakistan.

Davide Zedda

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