Esterrefatto, incredulo, sotto shock. Venerdì ho lanciato l’iniziativa dei sudari sui balconi, i nostri balconi per fare qualcosa di concreto (dissenso e denuncia, tutto ovviamente non violento) per Gaza e la Palestina dove è in atto un genocidio, anzi un olocausto. 

Sabato ho rilanciato la proposta attraverso il video del mio sudario sul balcone. Sono giunte 47 foto, grazie. 

Una cara amica ha preso a cuore l’iniziativa e così ieri alle 11:00 del mattino è uscito il meraviglioso video (qui il link) che mostra i nostri sudari sui balconi e alle finestre. 

Ma non solo. Perché il video mostra i sudari e le immagini dei bambini di Gaza che stanno morendo di fame e sete per mano criminale di Israele e di chiunque non si agita e sta in silenzio, nella politica così come nella cosiddetta società civile, che civile non è. 

Il video non mostra i morti. Volutamente. 

È un video di denuncia e speranza, come una preghiera: con tanto di musica “Pitzinnos in sa gherra” con traduzione in italiano. 

Fin da quando ho intrapreso l’iniziativa ho fatto notare (sabato, domenica e lunedì) che il video non sarebbe servito a nulla e nulla avrebbe smosso se non fosse stato condiviso. 

Puntualmente (grazie di cuore a chi ha condiviso) appena 51 condivisioni private: ci sono più emoticon che condivisioni. 

È proprio vero che un problema è tale soltanto nel momento in cui tocca il personale. 

Ma ciò che ci si ostina a non comprendere è ciò che ripeto ogni giorno: prima o poi gli altri saremo noi. 

Ringrazio nuovamente di cuore coloro i quali hanno mandato la foto del sudario, così come ringrazio nuovamente di cuore coloro che hanno condiviso. 

Per il resto (come detto) sono esterrefatto, incredulo, sotto shock e senza più parole. 

Ovviamente la mia battaglia per Gaza prosegue ogni giorno.

Non sono qui per cercare consenso ma per fare buona e pulita libera informazione spero non soltanto fino a sabato.

Un grazie a Riccardo Fortin, il solo a condividere sul proprio canale il video. 

Concludo ribadendo che il giorno che cadrà Gaza e la Palestina nessun uomo sulla terra sarà più libero.

Per ciò che concerne i video collettivi è interessante (a proposito del concetto del quando tocca direttamente la persona) andavano forte quelli delle manifestazioni passeggiate su percorsi e piazze autorizzate (perché di questo si trattava) del sabato sera contro il green pass, mentre si sono dimostrati un flop (bere acqua avvelenata, mangiare cibo avvelenato e respirare veleno non interessa?) quelli sulle scie chimiche. 

La libera informazione è sempre esistita, ma la stragrande maggioranza delle persone essa ha cessato di interessare ed essere sostenuta in data 31 marzo 2022. 

Conclusione 

Lo scorso giro si è salvato chi ha resisto, stavolta soltanto chi saprà ed agirà per tempo. 

Davide Zedda

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