
Lo abbiamo visto qui sul canale con tanto di commento.
Repubblica (non un giornale complottista) ci ha spiegato fino in fondo che cos’è la geo-ingegneria.
Così noi complottisti la facciamo finita?
No, abbiamo ragione, avevamo ragione. Perché complottista è colui che crea il complotto, ed oggi (e da sempre) complottista è colui che raggiunge la verità prima degli altri.
La geo-ingegneria è un processo benefico che serve per raffreddare il pianeta, scrive Repubblica.
Capito perché? Del suo riscaldamento, vi ricordate? La farsa climatica con tanto di giustificazione dell’utilizzo della geoingegneria quale rimedio, assurdo!
Stanno dunque cercando di normalizzare la geoingegneria come fosse osa buona, giusta e necessaria. Ovviamente così facendo la stragrande maggioranza delle persone ci casca e dà comunque ragione e seguito alla narrazione ufficiale del pensiero unico dominante.
Allora attraverso questo processo artificiale (dice Repubblica) si raffredda il pianeta anche se poi aggiunge che le evidenze scientifiche non ci sono e non si sa ancora bene che rischi ci siano cosa pazzi!
In precedenza
🚨 ORA I MEDIA LO AMMETTONO: LA GEOINGEGNERIA ESISTE E ORA VOGLIONO FARCI CREDERE CHE SIA PER IL NOSTRO BENE
C’è una nuova parola d’ordine che si sta insinuando nei notiziari, nei titoli patinati e nei salotti televisivi: geoingegneria solare. Un termine apparentemente tecnico, quasi innocente. Ma dietro questa facciata scientifica si cela un progetto inquietante: manipolare deliberatamente il clima terrestre. Altro che salvezza. È l’arma finale del potere globale per riscrivere le leggi della natura e piegare l’umanità al proprio volere.
UN’IDEA FOLLE VENDUTA COME SOLUZIONE
Spruzzare particelle chimiche nell’atmosfera per bloccare la luce del sole: ecco il cuore della geoingegneria solare. Una follia travestita da tecnologia. Un esperimento planetario che nessuno ha votato, nessuno ha autorizzato, ma che alcuni gruppi di potere stanno già tentando di normalizzare con l’aiuto di media compiacenti e “scienziati” sponsorizzati.
NESSUNA PROVA, SOLO RISCHI
Non esistono prove concrete che questa manipolazione climatica possa portare benefici. Non sappiamo cosa accadrà agli oceani, alle coltivazioni, ai cicli naturali del pianeta. Ma questo non sembra interessare chi muove i fili di questa agenda. Anzi: il caos climatico potrebbe essere l’effetto voluto, non collaterale. Perché dove c’è disastro, c’è controllo. Dove c’è crisi, c’è profitto.
I COLPEVOLI NON SONO PIÙ NASCOSTI
Non stiamo parlando di fantascienza. Stiamo parlando di gruppi ben identificabili: think tank finanziati da miliardari, agenzie governative che operano nell’ombra, aziende pronte a brevettare il cielo stesso. E mentre personaggi come Robert Kennedy Jr. denunciano apertamente il crimine e chiedono giustizia, l’apparato mediatico risponde compatto, tentando di trasformare il veleno in medicina agli occhi dell’opinione pubblica.
UNA STRATEGIA DI DOMINIO
La geoingegneria solare non è altro che una strategia di dominio globale. Una volta che controlli il clima, controlli il cibo, l’acqua, le migrazioni, i conflitti. Controlli l’intera esistenza umana. Il sole diventa un pulsante da regolare a piacimento. La pioggia, una risorsa da vendere. Le nuvole, un brevetto. È la privatizzazione definitiva della natura, l’ultimo atto di un’epoca dominata dalla tecnocrazia.
IL MOMENTO DI DIRE NO
Non possiamo permettere che questa narrativa venga imposta senza opposizione. La geoingegneria solare non è progresso, è un crimine premeditato contro la Terra e i suoi abitanti. È tempo di alzare la voce, di pretendere trasparenza, di chiamare per nome i responsabili. Prima che sia troppo tardi.
Davide Zedda
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