
Novità sul fronte Commissione di inchiesta Covid, ovviamente (non poteva essere diversamente) pessime notizie. Infatti la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla cosiddetta gestione dell’emergenza Covid ha deliberato una decisione netta, ovvia, aggiungo: scontata.
Ha infatti deciso di secretare tutte le audizioni dei dirigenti del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di sanità: tutte, sia chiaro, tutte: nessuna esclusa. La motivazione? Ridicola: ovvero ci dicono che è per tutelare l’istruttoria. Insomma, nulla dobbiamo sapere: l’esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare: rendere tutto pubblico.
Anche perché va da da sé che se la verità viene raccolta e poi nascosta dove si arriva? Da nessuna parte.
È legale? La legge lo consente ma senza imposizione: dunque è una scelta politica per nascondere la verità.
I nomi li conosciamo, tutti: Ruocco, Ippolito, Rezza, Dionisio, Guarino.
Erano loro a decidere durante l’emergenza. Loro a firmare, a ordinare, a chiudere, a fare e disfare.
E ora, quando finalmente potrebbero spiegare lo fanno a porte chiuse? Perché? Di cosa hanno paura? Che cosa c’è da nascondere? Tutto! Ovviamente!
Per legge la commissione all’obbligo legale e morale di segnalare ogni reato alle autorità, perché il segreto non può mai diventare impunità.
Verità, non oblio!
Davide Zedda
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