Terrorismo, terrorismo di Stato: è stato di fatto legalizzato. 

La cosa è passata inosservata perché (come sempre) le peggiori porcherie si nascondono in articoli di legge pieni di codicili e numeri incomprensibili a un comune mortale. 

E in questo caso parliamo dell’articolo 31 del nuovo decreto sicurezza, che modifica la legge sui servizi segreti. Questa legge già permetteva ai servizi di commettere alcuni reati se necessari per svolgere le proprie funzioni. 

Un agente infiltrato in un gruppo di narcotrafficanti può (per esempio) vendere droga per non farsi scoprire, no? Ok. 

Ci sono però alcuni reati che non possono essere autorizzati in nessun caso. 

Primo tra tutti, l’omicidio. 

Non c’è esigenza investigativa che tenga, il governo non può fare ammazzare nessuno. Punto. 

Ora però con quest’articolo 31 il governo ha allungato moltissimo la lista dei reati che i servizi possono commettere e dentro ci sono tutti i reati di terrorismo. 

Attenzione, non stiamo parlando della possibilità di infiltrarsi in un gruppo terrorista che si poteva già fare. 

Con il nuovo decreto i servizi segreti potranno essere autorizzati a promuovere, costituire, organizzare, finanziare e dirigere un gruppo terrorista. E potranno anche istigare a commettere stragi e attentati. 

E questa non è una proposta in discussione, è un decreto legge già in vigore, con tanto di firma di Mattarella, grazie Presidente!

Mantovano può ora autorizzare i servizi a creare e dirigere gruppi terroristici legalmente. 

E come si concilia questo con il divieto assoluto di mettere a rischio vite umane? 

Non si concilia. 

Pensate che sia impossibile che lo Stato partecipi ad attentati contro i suoi cittadini? 

Vi ricordo che ci sono le impronte dei servizi su ogni maledetta strage di questo Paese.

Davide Zedda

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